Dolcissimo e meraviglioso Papa Benedetto!
Grazie infinite per la tua splendida e toccante testimonianza umana, un autentico “dono” che ci rende partecipi e pronti a condividere quell’ultimo tratto del tuo cammino da pellegrino su questa terra, forse quello più difficile, perché sguarnito dell’antico vigore nel corpo e soprattutto nello spirito!
L’apostolo Paolo affermava: «Quando sono debole è allora che sono forte …» ed è per questo che il coraggio della tua scelta di “lasciare”, ma comunque di “restare” ai piedi di quella Croce, scandalo e delizia dell’Umanità, ti svela quale Tu sei veramente, come espressione unica e irripetibile della tua essenza semplicemente e straordinariamente umana: un anziano saggio Papa che merita, da parte del suo Popolo, un rapporto fatto di fiducia, Amore, rispetto e riverenza, per la tenera e delicata essenza che Ti contraddistingue.
Permettici di dirti quanto Ti sentiamo, oggi più che mai, vicino a quella schiera di uomini e donne di buona Volontà, desiderosi di amare, perché, con sofferenza, fatica e sacrificio, hanno guadagnato innanzitutto l’Amore di se stessi, la propria autostima, che prima o poi, sicuramente, se è già scritto da sempre nel libro della vita, ha trovato e troverà il suo valore di “senso” nell’Unione con Dio e con i Fratelli, i nostri “compagni di viaggio” per eccellenza, con i quali ricercare, in piena comunione d’intenti, il significato dell’esistenza della Chiesa, senza però annullarsi, senza diventare altro da noi, senza vivere drammaticamente in dipendenza dei nostri “cambiamenti” fisici, psichici, spirituali, che inevitabilmente l’età comporta!!!
Caro Papa, Tu ami la Chiesa e i tuoi sentimenti restano immutati, anzi, risultano migliorati e affinati dal “crogiuolo della prova”, accettata con serenità.
E quanto, ora, dalla tua assenza/presenza potrebbe scaturire di valido, di costruttivo e di positivo per tutti noi, poveri Cristiani in cammino, è intanto la riscoperta di aspetti e di qualità della Tua personalità e della Tua anima grande: in piena coscienza, caro Papa Benedetto, apprezziamo di Te, più che mai, ancora la guida e l’assunzione responsabile di gioie e dolori, che derivano dalla tua paternità, perché tappa irrinunciabile del tuo cammino vocazionale di Vicario di Cristo sulla terra, per sempre …
Del resto, caro Papa Benedetto, fin dall’inizio di quella sorprendente “avventura” sul soglio di Pietro, iniziata otto anni fa or sono, avventura che si chiama Amore, hai scelto di amare Dio e il suo Gregge in un’accettazione consapevole, che si basa sul rispetto della realtà, ossia di luci e di ombre, di verità aperte e nascoste, di fatti e di situazioni non sempre facili e risolvibili, proprio perché spesso negate, non adeguatamente affrontate e considerate irrazionalmente “non fatti”, non esistenti come tali, a incominciare dalle ferite vergognose della pedofilia, dello strapotere vaticano, del dialogo sofferto tra le diverse confessioni religiose … E altro, altro, altro ancora …
Caro Papa Benedetto, anche Tu ne hai pagato lo scotto altissimo! Forse, pure con il rischio di una totale confusione di ruoli, affetti e legami: è tristissimo chiamarti “Papa emerito” ed è ancora più infelice domandarsi o almeno avere semplicemente il dubbio sull’effettiva presenza di un autentico spirito collegiale accanto a Te! Dove erano tutti gli Eminenti Cardinali nell’ora del Getsemani? Forse dormivano!
Ci hai comunque insegnato, ancora una volta, da sapiente esegeta e biblista quale sei, che il sapersi tirare indietro nel momento opportuno, potrebbe essere quello il giusto e corretto atteggiamento per sperimentare che cosa significhi acquisire il senso vero della vita, di una particolare condizione di vita, e dei rapporti, che nel suo corso si intrecciano secondo un «ordine discreto» dei sentimenti del cuore, come sostiene il profano cantautore De André!
Eppure, caro Papa Benedetto, come ci piace immaginarti tranquillo e sereno nel riposo delle mura domestiche di Castel Gandolfo, magari mentre sorseggi una birra bavarese o suoni il tuo amato pianoforte o ti dedichi alle tue letture predilette …
Papa carissimo, ripuliti da ogni forma di burocratismo clericale, ci piacerebbe ancora vederti, stringerti la mano, salutarti e non pensarti nascosto agli occhi indiscreti del mondo, al di là del muro!
Di Te, ci rimarranno, comunque e sempre, i tuoi preziosi scritti, i sentimenti di Amore e di Amicizia che ancora nutriamo per Te: quelle sono le “perle” preziose, il vero “balsamo” dello spirito, che renderanno, per il momento e il più a lungo possibile, la tua persona viva e presente tra di noi!
Grazie Caro Padre! Ti auguriamo di essere sempre fiducioso e aperto a tutte le belle novità che ogni giorno può offrirti. Apprezza, più di ogni altro bene, la salute fisica e la tua serenità di spirito! Ti Vogliamo un Mondo di Bene!!! Grazie! Grazie! Grazie!
Ai Signori Cardinali, come li chiami Tu, auguriamo: «Buon Conclave!»
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DANIELA VILLA da Montanaso Lombardo.
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Che belle e toccanti parole!
RispondiEliminaBrava Daniela...speriamo che la legga!!!
A presto
Barbara
Carissima Daniela,
RispondiEliminati ringrazio per avermi fatta partecipe della bellissima lettera che hai scritto.
Un abbraccio
Elena
Ringrazio la redazione Cdb italia che ha rilanciato la tua lettera, ma io invece mi permetto di non condividere il tuo entusiasmo, che è senza dubbio legittimo e degno di rispetto .
RispondiEliminaIl suo gesto pur molto importante non ha l'efficacia che avrebbe avuto se fosse stato ispirato da una esigenza di riforma autentica.
Marcelo Vigli
adesso che si è dimesso piace anche a me.
RispondiEliminaCiao,Stefano
Un grazie, davvero dal cuore, per aver voluto condividere anche con me questo toccante scritto!
RispondiEliminaLa sua lettera mi ha colpita, commossa e mi ha fatto riflettere...
ho sempre pensato e sostenuto che la scelta del nostro Papa sia stata un atto di pura umiltà, quell'umiltà VERA che dovrebbe abitare in tutti noi..umiltà che ci fa dire "riconosco i miei limiti, ne divento consapevole ed agisco di conseguenza.." umiltà che ci fa vedere gli altri e non solo noi stessi, umiltà che ci fa capire che siamo UOMINI E DONNE e per questo non possiamo sfidare la nostra natura. Alla luce di tutto questo verrebbe spontaneo domandarsi se, allora, bisogna arrendersi o scoraggiarsi davanti alle proprie difficoltà. NO!!!!!!!!!!!!!! sta proprio qui il vero messaggio!!!! NON ARRENDERSI MAI e Papa Benedetto non si è arreso...ha semplicemente e coraggiosamente cambiato le metodologie e gli strumenti per raggiungere gli obiettivi prefissati nel suo progetto di vita!!!!
un abbraccio Claudia
finalmente un po' di pace... Ho riletto tutta d'un fiato questa bellissima lettera e devo dirti grazie.... Io faccio fatica ad esprimere a parole quanto sento (frena ogni battuta in merito..... Chiacchierare e parlare sono due cose diverse!!!!) e finalmente ho trovato grazie a te le parole giuste per esprimere ció che il mio cuore ha sentito e sento tutt'ora per Benedetto XVI...... Speriamo che davvero lo Spirito guidi le decisioni dei Signori Cardinali.....
RispondiEliminaBuona serata
Bella Daniela! Non ti sei lasciata sfuggire nulla... Mi ricordo ancora quando era stato scelto, io senza alcuna forma di nascondimento "tifavo" per Martini. Benedetto XVI si è rivelato molto diverso da quello che poteva sembrare, evidentemente lo Spirito Santo vede più lontano di noi, meno male!
RispondiEliminaOra speriamo, preghiamo per il prossimo perché i Cardinali si lasciano guidare dallo Spirito Santo e che sia davvero un buon Conclave!
ciao!
Paolo
BELLISSIMA LETTERA!
RispondiEliminaESPRIME TUTTA LA RICCHEZZA INTERIORE CHE TI CARATTERIZZA, CARA DANIELA.
SEI PER ME ESEMPIO DI GRANDE DEDIZIONE ALLA VITA VISSUTA ALLA LUCE DELLA FEDE!
QUALCOSA DI MERAVIGLIOSO E' NATO E NASCERA' DALLA COMBATTUTA MA GRANDE E CORAGGIOSA SCELTA DEL NOSTRO AMATO PAPA BENEDETTO ...PAROLE E GESTI DI GENEROSA COMPRENSIONE E BENEVOLENZA GERMOGLI DI QUELL'AMORE GRANDE CHE GESU' CI HA INSEGNATO
GRAZIE!
UN ABBRACCIO A TE E ALLA TUA CARA MAMMA
DANIELA
Grazie, Daniela, di avermi resa partecipe delle tue profonde riflessioni.
RispondiEliminaUn affettuoso abbraccio,
Pia
Grazie per la bella lettera che hai scritto a BXVI...io ancora senza parole...troppo amore=troppo dolore...ma nel mio caso non credo sia mai stato troppo solo tutto! Grazie.
RispondiEliminadon Giuseppe Marino